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Atti Umani è un libro che mi aspettava da molto tempo. Eppure, conoscendo a grandi linee il contenuto e il dramma storico che mette in scena, ho atteso a lungo prima di trovare il coraggio.

Perché è un libro che richiede coraggio e umiltà, per una storia lontana nello spazio, ma molto meno lontana nel tempo e nell’esperienza. Quella del maggio 1980 è la storia di una violenza, di una tragedia collettiva, di una nazione che sta faticosamente cercando altro dopo decenni di dittatura.

E Han Kang riesce a raccontarci questo e molto altro nelle vite dei personaggi che si susseguono, in questo costante ricorso al tu che tira dentro la vicenda in maniera toccante, e nel cammino tra decenni fino alle porte del nostro oggi.

Probabilmente ho fatto bene ad aspettare, ma ora che ho letto queste pagine non posso che rilanciarle a voi, perché le leggiate – con i vostri ritmi e le vostre cautele – e riconosciate l’universalità di questa vicenda.