Sono sicura che avrete tutti un’idea generale di come è il Giappone, dal punto di vista dell’educazione e dell’etichetta. Scommetto che vi state già immaginato la figura di un impiegato che si inchina rispettosamente di fronte al capo, o le varie gradazioni di sorrisi gentili sui volti graziosi delle commesse. Al di là dello stereotipo, penso che sia importante ricordare prima di tutto che il Giappone è un paese che segue le regole e l’etichetta, quindi se state considerando di visitarlo, dovrete imparare ad attenervi a tali regole.
Qui ci sono le prime, basiche indicazioni per mantenere il giusto comportamento in Giappone – basate sulla mia esperienza personale – così da evitare di presentarvi come i soliti turisti sprovveduti (e poco rispettosi):
Non siate rumorosi
Da nessuna parte, per nessun motivo. Ok, a volte potrete sentire anche i Giapponesi urlare, ovviamente (per esempio, ai ristoranti…), ma nella vita quotidiana, nei treni, per le strade, la gente intorno a voi manterrà un atteggiamento molto silenzioso e riservato. Quindi per favore, togliete i suoni al telefono e abbassate la voce!
Mai tagliare le code
I Giapponesi sono molto ordinati, molto organizzati in questo senso. Nelle stazioni (specialmente per chi usa lo Shinkansen) vedrete specifiche indicazioni su come collocarsi in attesa del treno. Lo stesso si può dire per negozi, ristoranti, fermate degli autobus eccetera. Non fate i furbi, e non state addosso alle altre persone. Siate gentili e rispettate l’ordine.
Non intasate le scale mobili
Mi sento di dire che i Giapponesi, soprattutto nelle città più affollate, tengono un ritmo molto veloce. Per questo motivo, sulle scale mobili – se non volete ritrovarvi a correre – dovete sempre ricordarvi di stare nella giusta fila, di stare fermi (nei limiti, ovviamente) e di tenere le valigie dietro o di fronte a voi, noi al vostro lato. In questo modo, le persone di corsa non si inciamperanno sulle vostre borse, o su di voi, e tutti raggiungeranno sani e salvi la fine della scala.
Non fumate mentre camminate per strada
(e attenetevi agli spazi specifici)
Questo può sicuramente suonare strano, visto che in generale quando si cammina all’aperto siamo abituati a fumare più o meno ovunque si voglia (per lo meno in Italia). Beh, non in Giappone: qui è vietato fumare mentre si cammina per la strada, e se proprio non potete farne a meno troverete delle aree specifiche (segnalate da indicazioni a terra) dentro le quali potrete fumare serenamente. Potrete poi buttare la sigaretta nel portacenere dedicato, e solo dopo potrete riprendere il cammino. D’altro canto, vi sarà concesso fumare in diversi locali come caffè, ristoranti e pub.
Non buttate l’immondizia per strada e rispettate la differenziata
Se l’attenzione a non buttare cartacce per strada è praticamente buon senso e rispetto, mi ci è voluto un po’ a capire il corretto funzionamento della raccolta differenziata (principalmente perchè nella mia città non è ancora così diffusa). Mentre passeggiate per strada, ricordatevi di tenere le vostre carte o lattine nella borsa o nelle tasche, e utilizzate i corretti cestini nelle stazioni (visto che questi saranno i posti che userete e vedrete di più nel vostro viaggio).
Ricambiate l’inchino
Vedrete spesso verificarsi questa scena durante il vostro viaggio: quando comprate qualcosa al conbini, quando chiedete indicazioni, o anche osservando altre persone che si incontrano fuori dalla stazione. In Giappone, l’inchino (o-jigi) è molto importante. Infatti, è una delle forme più significative di rispetto e saluto, vitale come la nostra stretta di mano. Inoltre, vi permette di individuare le relazioni di potere tra le persone, poiché un inchino più profondo indica la posizione (sociale o lavorativa) più bassa di chi lo esegue. Siate quindi attenti a reciprocare l’inchino ogni volta che vi viene rivolto, senza esagerarlo e mantenendolo delicato. In ogni caso, come vedrete dopo il primo giorno, il vostro corpo inizierà ad agire in autonomia, e inchinarsi diventerà naturale come sorridire; e se volete qualche informazione in più sulla corretta etichetta di inchini, I vi rimando a questa pagina
Non sedetevi nei posti prenotati (se non li avete prenotati)
Gli Shinkansen sono treni piuttosto cari; viaggiando con essi, avrete quindi l’opzione (un po’ più cara) di viaggiare su con posto riservato, oppure potrete decidere di risparmiare qualcosa e utilizzare la carrozza senza prenotazione. Può essere un’ottima soluzione, a meno che non vi troviate nel mezzo di qualche vacanza nazionale, e allora sarete inevitabilmente schiacciati in mezzo alla folla in piedi, senza la possibilità di sedervi per tutto il viaggio. In ogni caso, se decidete per la via più economica, non provate a sedervi in una delle carrozze riservate; farete la figura del turista maleducato e poco rispettoso, e non vi servirà giocare la carta del novellino che non capisce cosa succede.Controllate con attenzione le date e gli orari per il viaggio, e ancora una volta, rispettate i posti altrui.
Toglietevi le scarpe dove indicato (pubs, templi, santuari, ecc.)
Ammetto, amo alla follia camminare a piedi nudi, quindi per me questo è stato un piccolo angolo di paradiso. Molti dei ristoranti tradizionali giapponesi richiedono di togliersi le scarpe prima di entrare nella stanza, o prima di sedersi a tavola; lo stesso vale per alcuni templi e santuari che vi permetteranno di visitare l’area più interna solo a piedi nudi. Anche i ryokan vorranno le vostre scarpe, per farvi viaggiare sui tatami senza scarpe o ciabatte.
Non cercate di scattare foto all’interno dei santuari
…e imparate le basi dell’etichetta da tenere nei luoghi di culto
Ho fatto un errore di questo genere, e sono stata sgridata subito dal personale del santuario. Le aree più interne dei luoghi di culto sono anche le più sacre di tutta la struttura; richiedono particolare silenzio e rispetto, e non dovreste considerarle come un parco dei divertimenti. Dovrete sacrificare delle foto probabilmente spettacolari – credetemi, lo so… – ma alla fine vi godrete un’esperienza più piena e autentica.
Imparate qualche frase in Giapponese
I Giapponesi hanno tantissime qualità: sono gentili, divertenti e ospitali, e cercheranno di aiutarvi in tutti i modi. Ma ricordatevi un dettaglio: NON parlano inglese. Niente. Voglio dire, certo, ci sono le eccezioni, e ovviamente potreste essere sufficientemente fortunati da incontrare il giapponese che vi parlerà inglese come un madrelingua; però, in generale (come per gli italiano, va detto) non sono a loro agio con la lingua inglese (visto anche il diverso tipo di suoni e alle diverse regole di pronuncia rispetto al giapponese), quindi dal momento dell’atterraggio vi troverete ad affrontare un muro di kanji e il suono ricorrente della lingua locale. Per questo vi suggerisco di partire con una conoscenza molto basica del giapponese, e con un piccolo frasario di emergenza, il giusto per evitare di entrare in panico e cominciare a piangere nel mezzo di della stazione di Ikebukuro.